Oggi, presso l’Unipegaso di Roma, si è tenuto l’incontro tematico “Le libere professioni in Europa” al quale è intervenuto il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani.
Di seguito vi riporto il contenuto della sua relazione:
“Carissimi professionisti,
Ho voluto essere qui presente oggi per valorizzare il ruolo fondamentale che la vostra professione ricopre in ogni Paese.
In Europa, 11 milioni di liberi professionisti fatturano 500 miliardi di euro l’anno.
Siete un valore aggiunto dell’economia dell’Unione e una spina dorsale dell’economia italiana.
Le nostre imprese hanno bisogno di bravi avvocati, di validi commercialisti e di ingegneri competenti. Il vostro supporto è vitale, soprattutto per le PMI. Senza liberi professionisti di qualità non vi è politica industriale e la competitività muore.
Mi sono sempre battuto per dare il giusto riconoscimento e supporto ai professionisti, tanto in Italia quanto in Europa.
Nel 2014, da Vice Presidente della Commissione europea per l’industria e l’imprenditoria, ho presentato le “Linee d’azione in favore delle libere professioni”.
È stato il primo passo dell’Ue verso le istanze dei liberi professionisti per una formazione efficace, migliore accesso ai finanziamenti e ai mercati europei e internazionali, meno burocrazia e regole più semplici.
Negli ultimi 4 anni, circa 300 milioni di euro di fondi europei sono andati a beneficio dei liberi professionisti italiani. Prima del mio Piano del 2014 questo non avveniva.
Questo risultato è merito vostro, dei professionisti italiani, che prima di tutti hanno avuto l’intuizione di considerare il libero professionista come una PMI nell’utilizzo dei fondi europei.
Inoltre, abbiamo anche lavorato per promuovere un cambio di mentalità e di approccio nel modo di considerare i professionisti.
Il libero professionista è una persona a cui si affidano i beni più importanti: salute, sviluppo dell’azienda, stabilità della casa.
Ma è anche un imprenditore, chiamato a confrontarsi quotidianamente con sfide diverse, quali l’internazionalizzazione, la digitalizzazione, la complessità amministrativa.
È giunto il tempo di riconoscere e sostenere professionisti e lavoratori autonomi per la loro dimensione imprenditoriale e per il fondamentale apporto offerto al nostro Pil e all’occupazione.
Dobbiamo tutti, noi legislatori per primi, informare di più e meglio sulle tante opportunità che l’Unione europea offre ai liberi professionisti.
Grazie al Parlamento europeo, nel prossimo bilancio Ue ci saranno i 100 miliardi per il nuovo Fondo Sociale e 373 miliardi per i Fondi regionali.
Questi fondi dovranno tener conto delle esigenze dei liberi professionisti italiani.
Anche altre sfide chiedono con urgenza la nostra attenzione, a cominciare dalla rivoluzione digitale, dall’automazione, che cambia tanto il mondo dell’industria quanto quello dei servizi.
Bisogna investire sul sapere, sulla formazione, su quello che le macchine non potranno fare.
Ma questo non basta.
Condivido la vostra battaglia per l’equo compenso, per un accesso al credito più facile, per un’assistenza sanitaria integrativa, contro gli eccessi burocratici e una tassazione eccessiva.
Ringrazio l’On Mandelli anche per la sua mozione per portare in Italia, a Milano, la sezione del Tribunale unificato dei brevetti.
Non devo raccontare a voi l’enorme prezzo che il nostro Paese ha pagato alla crisi economica e i nuovi rischi di recessione che stiamo correndo grazie alle scellerate politiche di questo governo.
Se le cose non sono andate peggio, è stato anche grazie a voi, ai vostri sforzi per mantenere posti di lavoro che hanno aiutato l’Italia.
Avete un ruolo sempre più centrale nell’economia e nella società. Una società che invecchia e che avrà sempre più bisogno dei vostri servizi.
Per questo è arrivato il momento di dire basta a chi vi considera delle cenerentole, a chi vi guarda con sufficienza.
Servono più riconoscimento, più aiuti e sostegni.
In questa sfida, potete sempre contare su mio personale appoggio e su quello di tutto il mio partito. L’Italia e l’Europa hanno bisogno di voi.“.
Saluti,
Pietrangelo Massaro
#lelibereprofessioniineuropa #libereprofessioni #antoniotajani